

Laura Buffoni
Dal 2005 collabora con Fandango occupandosi di documentari e di acquisizioni di film per la distribuzione, e più recentemente di sviluppo progetti e produzione di cinema e tv. Tra le altre, ha prodotto le serie Luna Nera e Luna Park per Netflix. Tra le sue pubblicazioni, il volume monografico curato insieme a Cristina Piccino Peter Whitehead. Cinema Musica Rivoluzione, Derive e Approdi, Roma, 2008 e – con Pedro Armocida – il volume collettivo Romanzo Popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano negli anni duemila, Marsilio, 2016. Ha curato per Marsilio il volume We Want Cinema. Sguardi di donne nel cinema italiano (2018). Ѐ autrice del documentario Ferrante Fever (2017), regia di Giacomo Durzi, prodotto per Rai Cinema e Sky Arte e finalista ai Nastri d’argento come miglior documentario. Nel 2018, insieme a Simone Gattoni e Michael Weber, fonda a Roma la società di produzione Similar, che con cui ha realizzato il film Tommaso di Abel Ferrara, con Willem Dafoe, presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2019 – e co-prodotto Töchter (2021), regia di Nana Neul.
Esordiente nella narrativa.
Libri Pubblicati con PAL

Laura ha sei anni quando i suoi genitori decidono di trasferirsi dal loro quartiere residenziale di Roma Nord al Laurentino 38, esperimento presto fallito di edilizia popolare a sud della capitale, uno dei luoghi più malfamati d’Italia. Perché i loro figli devono stare a contatto con la “vita vera”, non devono “crescere nella bambagia”.
E la vita vera è lì ad accoglierli, tra eroinomani che si trascinano sofferenti e ragazzini delle medie pronti a squagliarti la faccia sulla fiamma di una candela. Laura prova a mimetizzarsi, a cantare con gli altri «Un due tre viva Pinochet». Ma, come ogni maschera, anche la sua cade, e dovrà pagare il conto per quel tentativo di fingersi quello che non era.
Anni dopo, grazie a un documentario scoprirà che fine hanno fatto i persecutori che tanto l’avevano terrorizzata. Da lì potrà ricostruire la sua storia e quella della sua famiglia, cercare di capire da cosa viene quel senso di inadeguatezza che ancora oggi, che ha un lavoro che le piace e una figlia che ama, non la abbandona. La sensazione che ci sia ancora chi è pronto a smascherarla e fargliela pagare.
Con il suo romanzo di esordio Laura Buffoni entra a far parte del gruppo di scrittrici contemporanee che hanno fatto della propria biografia, con i suoi grandi traumi e le sue gioie piccole e fondamentali, letteratura, da Rachel Cusk a Dolly Alderton, da Lena Dunham a Joan Didion. Un giorno ti dirò tutto coniuga sapientemente pagine drammatiche e scene esilaranti, realismo e situazioni surreali. È un romanzo fatto di amore, di dolore, di memoria, di speranza, una meditazione sul fallimento e su come sopravvivergli, con o senza riscatto.
Altre opere
LIBRI
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Peter Whitehead. Cinema Musica Rivoluzione, con Cristina Piccinno, Derive e Approdi, 2008
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Romanzo Popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano negli anni duemila, con Pedro Armocida, Marsilio, 2016
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We Want Cinema. Sguardi di donne nel cinema italiano, curatela, Marsilio 2018
SCENEGGIATURE
- Ferrante Fever, regia di Giacomo Durzi, 2017